Gianni Clocchiatti

Gianni L. Clocchiatti, innovation advisor, consulente di direzione, formatore, creativity coach e scrittore. Ha insegnato tecniche creative nei master universitari alla IULM di Milano e alla Domus Academy. Numerose le attività formative e consulenziali svolte presso aziende, istituzioni pubbliche e organizzazioni internazionali.

Ispiratore della Scuola Italiana di Creatività da lungo tempo si occupa di innovazione, creatività, comunicazione, cambiamento personale e organizzativo. I percorsi professionali maturati come manager in aziende multinazionali e in uno studio internazionale di design si intrecciano con quelli di consulente e formatore inglobando in una visione sistemica competenze organizzative, creative e relazionali.

Partecipa come leader ai Crea Conference in Italia e ai Colloque de Créativité dell'Università di Parigi e si avvale come facilitatore dell'approccio del Creative problem solving, sviluppandolo in una innovativa versione: il Creative Solution Finding coniugando creatività, sistemica e neurolinguistica.

E' membro di Créa-France, Association française pour le Dévéloppment de la Créativité, certificato FourSight Advanced Trainer e HR Potential Development Analyzer da KHC. Ha pubblicato per Franco Angeli i libri "Come si diventa formatori?", "Creatività per l'innovazione", "99 idee per trovare idee", "Fare Innovazione Diffusa", per Giuffré editore "L'amore al tempo dello spread", per Melampo editore "Con parole semplici". E' autore inoltre di testi teatrali.

Il mio profilo FourSight: Alto Ideatore + Alto Implementatore = “Driver”
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I Driver intrattengono molte possibilità e quando credono in un’idea passano prontamente all’azione.

Ai Driver le idee non mancano di certo e quando si entusiasmano con una determinata idea investono grande energia nella sua realizzazione.

Nella testa del Driver c’è poco tempo da perdere tra la nascita di un nuovo brillante concetto e la sua concretizzazione. Quando i Driver danno il meglio di sé, sembra che le idee si realizzino una dietro l’altra. Naturalmente, ciò accade alle spese di un approccio più meditato e consapevole nel valutare la sfida in questione.

I Driver non perdono tempo investigando e definendo un problema. Tanto meno hanno la pazienza di analizzare e perfezionare le proprie idee. Il punto di forza del Driver è la sua abilità a generare molte possibilità e la fiducia nella propria capacità di realizzare tali idee, grezze o elaborate che siano.

I Driver possono avvantaggiarsi della collaborazione di Chiarificatori e Sviluppatori che possono aiutarli a focalizzarsi sul problema giusto e ad essere più selettivi nella scelta delle idee da portare avanti. Possono trarre beneficio nel passare un po’ più di tempo a verificare i fatti e a perfezionare le idee.

La Scuola Italiana della Creatività

La pubblicazione di Créa Université, img 0004un’associazione che organizza programmi di formazione alla creatività all’Università Paris Descartes, ha raccolto i protagonisti del pensiero creativo in Europa e nel mondo nell’ultimo secolo. Da un lato “i precursori”, quelli che già all’inizio del 20º secolo hanno contribuito alle più importanti teorie ed applicazioni del pensiero creativo, dall’altro “i teorici” che hanno sviluppato modelli e teorie attraverso studi e sperimentazioni per spiegare le modalità del pensiero creativo. Una terza parte del libro raccoglie invece “i professionisti” della creatività quelli cioè che hanno raccolto i metodi, le tecniche e le teorie e le hanno messe in opera in svariati contesti e situazioni. All’interno di questa parte sono state identificate alcune “scuole”, quella “anglofona” essenzialmente legata alla scuola di Buffalo negli Stati Uniti, quella “francofona” che fa riferimento alla scuola francese, a quella belga e quella del Quebec nel Canada francese. Vengono menzionate infine la scuola giapponese, quella russa, quella olandese, quella tedesca e quella italiana. E proprio all’interno della scuola italiana della creatività vengono citate alcune persone che hanno caratterizzato e che rappresentano ancora oggi uno stile che se da un lato si rifà alle teorie universalmente riconosciute e da queste nasce, dall’altro ha sviluppato e implementato il pensiero creativo in maniera originale e del tutto nuova. Troviamo qui Gianni Clocchiatti, consulente per l’innovazione e animatore di gruppi creativi, scrittore e formatore che attraverso il suo libro “Creatività per l’innovazione” ha portato un contributo nuovo e fresco nel mondo della creatività sviluppando un nuovo metodo il Creative Solutions Finding che rappresenta uno sviluppo del tutto originale all’interno dei modelli oggi utilizzati.
Troviamo inoltre Gianni Rodari, insegnante, giornalista, scrittore che ha utilizzato la creatività nel mondo della pedagogia e con i bambini. Famoso il suo libro “la grammatica dell’immaginazione” del 1997. Un altro personaggio che appartiene a questa scuola è Nicola Piepoli, un esperto professionista della statistica e delle ricerche di mercato che ha portato il suo contributo principale alla creatività realizzando delle carte dominate Eureka diventate uno strumento ormai diffuso all’interno di tutti i laboratori creativi. Viene infine citato Matteo Catullo, uno degli ispiratori di Crea Conference, un seminario che tutti gli anni riunisce a Sestri Levante centinaia di persone di ogni parte del mondo per confrontarsi e sperimentare tutto ciò che di nuovo e di utile viene prodotto nel mondo della creatività.