I NOSTRI LIBRI SUL CAMBIAMENTO

In Libreria e OnLine

 

copertinaforMa come si diventa formatori?” La domanda pare semplice, ma provando a rispondere, mi rendo conto che non è così. Se mi fosse stato chiesto come si diventa insegnante, infermiere, avvocato, idraulico, sarebbe stato più facile. Ma formatore? Da qui l’idea di un libro per rispondere alla domanda di quelli che desiderano intraprendere questa professione, una guida pratica che ha l’ambizione di condividere e raccontare tutto ciò che serve sapere per essere un professionista della formazione al tempo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento digitale. Questo libro nasce dall’esperienza, dai successi e dagli insuccessi, dal confronto con i colleghi, dagli errori e dai feedback ricevuti, un po’ come svelare agli spettatori il backstage dello spettacolo di cui siamo protagonisti. Tra le sue pagine possiamo scoprire alcuni aspetti fondamentali della professione: come si impara il mestiere, quanto occorre investire, quali sono le competenze e le certificazioni necessarie, quali sono i dodici talenti del buon formatore, come si trovano i clienti, quanto si guadagna, come le aziende scelgono i formatori, come sappiamo se la formazione funziona davvero. E infine come sta cambiando questa professione. Scopriamo, quindi, che ci sono diversi modi di essere un formatore, così come esistono diversi modi di fare formazione, illustrati in un’inedita e originale matrice che raggruppa le più note tecniche formative e le “posture” più conformi al formatore. Tutto questo per rispondere alla domanda fondamentale: sarà proprio questo il mestiere che fa per noi?


copertinaL’innovazione che parte “dal basso”, dalle idee di tutti i dipendenti, può davvero migliorare l’azienda. Non ha senso pensare che l’innovazione sia appannaggio di qualche specialista, di un reparto dell’azienda o di un gruppetto di “creativi”, è altrettanto illusorio affidarsi ad occasionali “lampi di genio” per trovare idee che risolvano i problemi. Tutta l’organizzazione, a qualsiasi livello, può essere stimolata nel produrre idee, tutti sono creativi e hanno voglia di essere ascoltati quando propongono una buona idea.  Il Sistema di Innovazione Diffusa è un processo che garantisce l’efficacia di una buona raccolta di idee, è un metodo semplice, strutturato e trasparente: e proprio qui sta la chiave del suo successo. Il flusso costante delle idee dei dipendenti viene raccolto periodicamente, analizzato e valutato con criteri oggettivi, trasparenti e condivisi, le idee così selezionate ed i risultati generati vengono comunicati a tutta l’azienda, riconoscendo il merito ai loro ideatori e premiando le idee migliori. L’azienda guadagna, i clienti sono più soddisfatti, il clima aziendale migliora, i dipendenti sono più motivati. In questo libro lo dimostriamo raccontando le esperienze di alcune aziende italiane che hanno realizzato dei processi di innovazione diffusa, ne illustriamo i percorsi ed i risultati ottenuti. Sono storie di imprenditori e di manager che hanno avuto il coraggio di confrontarsi con le sfide creative dei loro dipendenti. Spieghiamo infine come funziona questo processo di innovazione e come usare i più efficaci strumenti innovativi a disposizione del business, dal Design thinking al Business model canvas, dal Creative solution finding al Foursight.

 

 


copertina 99Si parla spesso di talento creativo, di ispirazione, di persone straordinarie e inarrivabili. In realtà siamo tutti creativi, la creatività è dentro ognuno di noi. È sufficiente lasciarla emergere. Ma come? Questo libro ci svela i “trucchi del mestiere”, ci insegna a utilizzare delle tecniche per generare idee. Di tecniche per produrre idee in gruppo ce ne sono molte, ma non sempre abbiamo un gruppo di lavoro a disposizione. Spesso il nostro problema si trova lì davanti a noi, e in quel momento siamo soli. Che fare? Qui troverete la risposta: 99 tecniche che potrete utilizzare anche da soli per risolvere problemi, affrontare sfide o semplicemente per divertirvi e scoprire insoliti punti di vista. Tecniche e strumenti facili da usare, con le “istruzioni per l’uso” e i consigli di molti professionisti, con qualche curiosità e un po’ di storia della creatività. Perché non provarle?

 

 


 

copertina1Siamo tutti creativi, ma qualcuno è più creativo degli altri. Siete in grado di valutare l’efficacia creativa di un gruppo di lavoro? Dietro ad ogni successo c’è sempre un’idea vincente, così come al seguito di un'idea creativa c'è sempre una tecnica efficace. Quale tecnica possiamo utilizzare, e quando, per far decollare il nostro progetto? Con la matrice delle idee sarete in grado di scegliere la migliore tecnica da impiegare in funzione del risultato che volete raggiungere. Il brainstorming è una delle tecniche creative più utilizzate; le regole indispensabili per realizzare un vero brainstorming sono solo quattro: le conoscete? Questo libro parla di processi creativi applicati all’innovazione ed è realizzato per chi cerca soluzioni, per chi vuole saperne di più, per chi desidera una panoramica aggiornata e completa sul mondo della creatività. Nasce dall’esperienza diretta e dal confronto continuo con esperti internazionali. Propone un metodo pratico ed efficace che utilizza la creatività per trovare nuove idee e soluzioni. E' concepito per le aziende e le organizzazioni, ma contiene anche utili strumenti e simpatici esercizi per migliorare la creatività personale. Spiega il panorama internazionale, dagli anni ’50 ad oggi, delle diverse scuole di pensiero creativo e descrive le caratteristiche di una professione emergente: quella del facilitatore di gruppi creativi. Il libro infine raccoglie ben 120 tecniche di creatività e di team building per la gestione dei gruppi creativi, ne descrive il funzionamento, gli scopi ed il campo di applicazione.

 

 


copertina melampoChi non ha mai provato l’impulso di mandare a quel paese l’informatico che snocciola il suo tecnologico sapere mentre noi, persi in un universo parallelo, capiamo meno di niente? Chi non ha provato il medesimo impulso verso quei medici o quegli avvocati che ci rovesciano addosso il loro criptico linguaggio mentre il nostro problema rimane desolatamente irrisolto? Un linguaggio che, con la scusa della competenza tecnica e della precisione scientifica, genera distanza e diseguaglianza tra le persone. Pensiamo alle sentenze pronunciate “in nome del popolo italiano”, ma scritte in modo tale che quel popolo non è messo in grado di comprenderle. E’ proprio necessario usare quel linguaggio? Possono esistere linguaggi tecnici che coniughino precisione e partecipazione e che siano al contempo rigorosi e comprensibili? La sfida messa in campo è quella di lasciare il linguaggio specialistico agli specialisti e di condividere invece con tutti gli altri i contenuti ed il senso della conoscenza utilizzando un linguaggio semplice. E’ una sfida che può essere proposta in qualunque campo: non soltanto nella giustizia, ma anche nel campo della medicina e delle scienze. Un mutamento di rotta è possibile, con un nuovo approccio, un sapere accessibile, un potere diffuso in una battaglia civile per un nuovo linguaggio e una comunicazione responsabile.

 

 

Copertina libroCosa accadrebbe se, a causa della spending review, l’amore venisse vietato e gli innamorati fossero obbligati a lasciarsi? Vietato l’amore, sia chiaro, non il sesso. Del resto si sa che i benefici dell’amore sono intimi e privati mentre i costi, sanitari e giudiziari, sono a spese dello Stato. Questa è la riflessione del Duca che, per il bene della sua comunità, prende atto che l’amore non è più sostenibile: la felicità non è più un problema personale ma una questione sociale, così proclama una legge che bandisce l’amore, il dolore e le follie private a carico dello Stato. Semplice a dirsi, ma non a farsi e Alba e Valerio, due giovani amanti, di certo non si rassegnano a lasciarsi o a diventare fuorilegge. Sono in ambasce anche i Saggi ed i Ministri del governo che non sanno come uscire dal dilemma tra salvare l’Amore o salvare lo Stato. Il Teatro, il Capocomico e i suoi Attori faran la differenza insieme a Guglielmo, Maestro d’arte del Torneo delle Idee. Riusciranno nell’impossibile sfida di trovare una soluzione creativa per coniugare bene pubblico e amor privato? Una sfida che porta più di un sorriso e una metafora -su etica, diritto e leadership- che come l’amore “è tema così serio e grave che spesso ha assunto toni da tragedia. Ma” come dice il Capocomico “siam convinti che rivestir di lievità e di tenerezza il tema sia pari e consono alla serietà della materia ed è per questo che ci piace dire che se non fa sorridere non è una cosa seria”.